Tiziana Loi si è diplomata in arpa nel 1994 presso il Conservatorio di Musica di Cagliari con Paloma Tironi. Si è specializzata in Francia con M.Claire Jamet, Catherine Michel, Elisazabeth Fontan Binoche, Liana Pasquali. Ha vinto il “1 er Accessit” nella categoria Superieur al 35°Concorso Internazionale dell’U.F.A.M. di Parigi.
La sua attività concertistica, come solista e in varie formazioni, l’ha portata ad esibirsi con successo in Italia e all’estero a collaborare come prima arpa con alcune orchestre nazionali, tra le quali l’Orchestra dell’Ente Concerti “Marialisa De Carolis” presso il Teatro Verdi di Sassari, l’Orchestra Giovanile Europea Spazio Musica presso il Teatro Mancinelli di Orvieto e l’Orchestra da camera “Giorgio Strehler” di Milano, l’Orchestra Internazionale Sarda e come seconda arpa con il Teatro Lirico di Cagliari. Ha suonato in due Congressi Mondiali dell’Arpa: a Ginevra durante l’Ottavo Congresso Mondiale, sia come solista sia in un insieme di otto arpe e nel decimo Congresso Mondiale nella più grande orchestra d’arpe (380). Con il gruppo musicale “Akorasis” ha registrato il cd “I racconti del mare” (Electromantic Music), portato in tournée nazionale e mondiale (Tokyo, Parigi..).
Insegnante d’arpa dal 1999, è docente abilitata per tutti i cinque livelli d’insegnamento del Metodo Suzuki presso il Suzuki Talent Center di Torino sotto la guida di Gabriella Bosio.
Tiene correntemente lezioni e seminari sia in Italia che all’estero.
E’ direttore artistico dell’Associazione Musicale “Arpeggiando”, in cui è anche docente d’arpa.
Con “Arpeggiando” organizza seminari, workshop e concerti con docenti e musicisti di fama internazionale. Ha pubblicato con la casa editrice Musica Practica tre sue trascrizioni per insieme d’arpe dei seguenti brani : Passacaglia di Haendel, Moments Musicaux n. 3 op. 94 di Schubert e Non Potho Reposare di G. Rachel.
Da sempre impegnata nella diffusione dello studio dell’arpa e della conoscenza della musica di questo strumento, ha creato un complesso orchestrale d’arpe “Sardinia Suzuki Harp Ensemble” mettendo a frutto la sua esperienza ventennale come docente d’arpa con allievi a partire dai quattro anni d’età.
Il complesso d’arpe ha partecipato a numerosi Festival e concerti sia in Italia che all’estero, tra i quali il Festival dell’arpa a Cagliari, il Festival di Ravello, il Suzuki World Congress a Torino, World Harp Festival a Montecarlo e altri..
Le sue giovani allieve si sono distinte vincendo primi premi in concorsi nazionali ed internazionali tra cui: Concorso Rovere d’oro, Concorso Riviera della Versilia “Daniele Ridolfi”, Monaco World Harp Festival..
Dalla Stampa
L’UNIONE SARDA
Musiche di presa emotiva con i giovani artisti della rassegna Harmonia
CONCERTI. Chiusa la Stagione del Cromorno, GIOVEDÌ 13 GIUGNO 1996.
Cartoline con pecorelle, paesaggi alpini o metropolitani. Si collegano mentalmente alla Passacaglia di Haendel, un classico di inizio Settecento, ricordo di un’antica danza, ma che per noi tutti resta legata al ben più moderno “intervallo” televisivo di cui per anni è stata la suadente colonna sonora. Domenica, nell’ultimo recital di Harmonia, stagione di concerti del Cromorno, Tiziano Loi all’arpa ha voluto dare alla Passacaglia uno spazio particolare proponendola all’inizio e alla fine del suo concerto nella chiesa di Sant’Antonio Abate.
Tratteggi originali per arpa e trascrizioni, Tiziana Loi ha rivisitato con sensibilità e gusto fresco musiche di autori barocchi come Bach ed Haendel approdano poi a pagine meno blasonate ma altrettanto piacevoli. Come la sonata in do minore di Dussek, arricchita da un rondò amabile a cui la strumentista ha reso la grazia delicata del carillon facendone un momento di impatto e presa emotiva. O En Autumne di Andres un mélange inconsueto salutato con calore dal pubblico. A tutti Tiziana Loi ha dato una carica di spontaneità che le ha fatto conquistare simpatia e applausi. Anche la di là dell’ultimo concerto, Harmonia si è confermata una rassegna interessante, tanto che il pubblico cha seguito numeroso tutti gli appuntamenti. Tra maggio e giugno ci sono stati recital solistici per organo di Salvatore Spano e Emilio Capalbo e per chitarra di Gianluca Podda, i concerti per duo (pianoforte e flauto) con Rosabianca Rachel e Daniele Pasini e per quartetto (pianoforte, violino, viola, violoncello) con Francesca Giangrandi, Luigi Lissia, Silvia Spano, Fabrizio Meloni.
Particolare è stato tra gli altri il concerto per due viole e violoncello di Giovanni Pasini, Salvatore Rea, Vladimiro Atzeni. A loro si devono interpretazioni attente del divertimento di Johann Albrecht Berger, e del trio di Johann Hummel dove hanno messo in evidenza un buon amalgama di insieme e una coesione che ha dato uniformità e spessore all’esecuzione. Un concerto condotto con entusiasmo e immediatezza dove uno spazio considerevole hanno avuto gli interventi delle due viole di Rea e Pasini, dotate di un bel suono e impegnate con eleganze e l’equilibrio che viene da una accurata intesa nei duo di Wilhelm Bach, Alessandro Rolla, Karel Stamitz.
Greca Piras